Pozzi artesiani, cosa sono e come realizzarli

Published : 09/06/2021 11:01:29
Categories : Edilizia , Giardinaggio , Hobby e Fai da te

Pozzi artesiani, cosa sono e come realizzarli

Hai deciso di scavare un pozzo ma non sai da dove iniziare? Sei nel posto giusto perché in questo articolo ti spiegherò le tipologie di pozzi e come realizzarli in pochi e semplici passi. In genere i pozzi si dividono in due grandi categorie: pozzi artesiani e pozzi freatici. Di seguito ti spiego tutte le caratteristiche ed il funzionamento di questi tipi di pozzi.

Tipologie di pozzo: Pozzi artesiani o freatici?

Pozzi freatici

I pozzi freatici sono solitamente poco profondi (massimo 20 metri) e vengono realizzati scavando nel terreno fino a raggiungere la falda freatica, cioè la falda acquifera che si forma sotto lo strato di terreno alluvionale. Dato che l’acqua presente in queste falde è in condizioni quasi statiche, per funzionare in modo corretto, i pozzi freatici hanno bisogno di un impianto idraulico necessario per portare l’acqua in superficie per poi poterla utilizzare. Questa tipologia di pozzo è molto più economica rispetto alla realizzazione di un pozzo artesiano e viene dunque utilizzata per l’irrigazione di campi o comunque per impieghi che non richiedono l’utilizzo di acqua potabile.

pozzi freatici

Pozzi Artesiani

I pozzi artesiani invece vengono utilizzati nella maggior parte dei casi in cui si ha bisogno di grandi quantità di acqua per diversi motivi, dall’uso civile, agricolo o industriale, vengono utilizzati inoltre per servire gli impianti antincendio e gli acquedotti. Sono realizzati sfruttando la pressione naturale generata all’interno della falda acquifera presente tra due strati di roccia impermeabile, chiamata falda artesiana. In alcuni casi può essere utilizzata una pompa per pozzo artesiano per incrementare l’efficienza del pozzo o per l’estrazione di acqua da un pozzo semiartesiano (il pozzo supera la linea del livello dell’acqua nella falda e quindi ha bisogno di un’elettropompa per funzionare correttamente).

Tecniche di perforazione dei pozzi

Per scavare un pozzo ci sono sostanzialmente tre possibilità:

  1. Percussione a secco - avviene tramite l’utilizzo di un utensile di perforazione, che viene sollevato e lasciato cadere all’interno del foro così da aumentare gradualmente la profondità del pozzo. Questo metodo ha un ridotto impatto ambientale, non viene prodotto materiale di risulta o fanghi da smaltire, è molto rapido e ha un costo notevolmente ridotto.

  2. Rotazione con circolazione diretta - la perforazione avviene tramite un movimento rotatorio dello scalpello che frantuma e taglia il terreno mano mano che va in profondità. Il fluido di perforazione entra nella cavità tramite la testa rotante, lavando così le lame e denti dell’utensile. I detriti e il fluido risalgono poi attraverso l’intercapedine tra lo scalpello e le pareti del pozzo, finiscono in una vasca di decantazione per poi essere rimessi in circolazione attraverso una pompa.

  3. Rotazione con circolazione inversa - In questo caso i detriti vengono trattenuti per gravità mentre il fluido ritorna all’interno del pozzo automaticamente.

Nel caso di entrambe le perforazioni con rotazione non c’è la necessità di rivestire le pareti del pozzo con tubazioni provvisorie, questo perché la pressione idrostatica generata all’interno del perforo combinata con la compattazione delle superfici rende l’interno del pozzo stabile.

Preparazione alla perforazione del suolo

Ora che sai bene quali sono le tipologie di pozzo ed il loro funzionamento puoi fare un'analisi per decidere quale di questi sia quello più adatto alle tue esigenze.

Nel caso in cui tu abbia scelto di realizzare un pozzo freatico, segui questi consigli: utilizza le pinze per pozzetti per inserire in tutta sicurezza la struttura in calcestruzzo all’interno del pozzo scavato in precedenza, poi una volta ultimata la realizzazione, proteggi l’accesso al pozzo con una robusta botola o con una struttura dotata di porta per evitare incidenti indesiderati e pericolosi. 

Valuta attentamente dove scavare

Prima di iniziare i lavori, cerca di recuperare più informazioni possibili sul posto in cui hai intenzione di scavare il pozzo artesiano, scopri se nella tua proprietà sono stati scavati in passato dei pozzi e se è stata trovata dell’acqua. Puoi vedere tutta la documentazione richiedendola in comune o in provincia. Ti consiglio inoltre di consultare chi vive vicino la tua proprietà perché spesso i pozzi più vecchi non sono registrati negli archivi, poi potrai passare ad una richiesta formale da presentare ad un consulente esperto.

Ottieni tutti i permessi

Adesso che sai dove scavare sei pronto per richiedere tutte le autorizzazioni necessarie per procedere alla perforazione del terreno, puoi fare la procedura da solo andando in comune o affidarti ad un tecnico che si occuperà delle pratiche al posto tuo.

Inizia la perforazione

Una volta che hai tutte le carte in regola puoi iniziare i lavori di perforazione per la realizzazione di un pozzo artesiano, personalmente ti consiglio di abbandonare l’idea di un pozzo artesiano fai da te, il processo è molto complesso e richiede attrezzatura professionale e molte competenze, basta pensare che un minimo errore potrebbe causare frane o danni agli edifici vicini. Ti consiglio di utilizzare basi di appoggio per stabilizzatori o comunque di consigliarle alla ditta incaricata della perforazione, queste ti garantiranno un lavoro ottimale e soprattutto più sicuro, rendendo più stabile la macchina operatrice su cui è montata la trivella.  

Completa il pozzo artesiano

Ora che sei arrivato fin qui puoi finalmente inserire le tubazioni nel pozzo artesiano appena scavato, finisci l’opera montando un rubinetto per regolare il flusso dell’acqua. 

Pulizia pozzi artesiani

Con il passare degli anni, il vostro pozzo artesiano potrebbe necessitare di una bella ripulita a causa della melma che si è appiccicata sul fondo e lungo le pareti. In queste condizioni, purtroppo, l'acqua che andremo ad estrarre non sarà più limpida e, nel peggiore dei casi, sentiremo anche un odore non proprio piacevole provenire dal pozzo. Per sbarazzarsi di queste problematiche, la via più comoda è quella di ricorrere all'uso di motopompe per aspirare l'acqua scura da smaltire successivamente. Tuttavia, alcuni residui fisici presenti nel pozzo potrebbero sopravvivere; per eliminarli è necessario utilizzare idropulitrici, potenti macchine che "sparano" acqua ad alta pressione e che possono raggiungere tutti i punti del pozzo.

Potabilizzatore per acqua di pozzo

Spesso l’acqua estratta da un pozzo, che sia di tipo artesiano o freatico, potrebbe contenere fattori inquinanti come batteri, legionella, sali come calcio e magnesio, ferro o manganese, fino a residui di terreno. Per risolvere questo problema vengono utilizzati potabilizzatori per acqua di pozzo, degli strumenti che grazie ad un sistema di filtri rendono potabile e sicura l’acqua di un qualsiasi pozzo. 

Spero di esserti stato utile con questa guida e di averti tolto ogni dubbio sui pozzi artesiani. Se questo articolo ti è piaciuto leggi anche gli altri presenti sul nostro blog!

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