Published : 13/04/2022 11:36:28
Categories : Giardinaggio
Un prato inglese verde e rigoglioso, come quello di Wembley o degli altri stadi del Regno Unito, nel nostro giardino di casa senza ricorrere a specialisti... È possibile? La risposta è: certo che sì! Ma come?
La chiave di un manto erboso splendente e senza buchi o zone ingiallite è riposta nella corretta semina, a partire dal periodo giusto, nella scelta di sementi di qualità e nella cura che garantiamo al prato nelle settimane e mesi successivi.
Rompiamo subito il ghiaccio partendo da un dato di fatto: i migliori periodi per la semina sono l'autunno e la primavera per un semplice motivo. I semi, per germinare in salute, hanno bisogno che la temperatura del terreno sia sopra i 10°C (condizione che non si presenta in inverno), ma non così elevata da "soffocarli" (evento che si verifica in estate).
Le "stagioni intermedie", quindi, si prestano meglio alla semina, ma anch'esse hanno le loro peculiarità e difficoltà, che andremo a conoscere e superare.
Durante i mesi autunnali, in particolare settembre e ottobre, la temperatura del suolo rimane stabilmente sopra i 10°C, l'ideale per una veloce e sicura germinazione dei semi. Bisogna, però, non prendersela comoda poiché l'inverno è alle porte e il prato deve presentarsi all'appuntamento con il gelo forte e maturo.
Il nostro prato deve, infatti, aver ricevuto almeno i primi 3 tagli prima di scontrarsi con le basse temperature dell'inverno. Una volta oltrepassato l'ostacolo invernale, il gioco è fatto ed abbiamo la garanzia di poter contare su un prato da fare invidia, destinato a durare nel tempo, sempre a patto di trattarlo con rispetto anche in futuro.
La primavera è la stagione verde per eccellenza, ma non bisogna farsi ingannare dalle apparenze. Le brutte sorprese sono dietro l'angolo e, per certi versi, l'autunno sembra una stagione migliore della primavera per la semina.
Se l'autunno comincia sulla scia della calda estate, la primavera, invece, sussegue il freddo inverno. Un rischio che non si può non considerare sono proprio le "gelate tardive", che intaccherebbero la germinazione, portando al di sotto di 10°C la temperatura del suolo. Un altro rischio, più comune in questo periodo che durante l'autunno, è l'esplosione di infestanti.
I mesi primaverili più indicati sono marzo ed aprile, non troppo lontani dall'inverno, ma più al sicuro dalle infestanti rispetto a maggio e giugno.
Pensa a quanto tempo puoi dedicare al tuo prato e alle condizioni meteo della tua zona e, solo a questo punto, scegli se seminare in autunno, oppure in primavera. Non esiste un periodo migliore in assoluto tra i due, ma esiste il periodo migliore per te.
Ad ogni modo, come accennato ad inizio articolo, se vogliamo un giardino da sogno, non dobbiamo dimenticarci di utilizzare un'efficace tecnica di semina e di scegliere le sementi che sono più funzionali alla nostra idea di prato inglese.
La varietà di semi più diffusa e più amata è probabilmente il Loietto inglese. Questa tipologia ha una crescita fulminea (matura entro 5 giorni nella bella stagione) ed assicura un prato longevo e di un verde lucente. È consigliato concimarlo con prodotti azotati ad effetto rapido e non mescolarlo con altre sementi, essendo il Loietto inglese "opprimente" verso le altre varietà.
La Festuca, meglio nota come "erba dei prati", è una famiglia di erbe perenni dallo stile semplice, ma elegante, che viene scelta per realizzare giardini a verde e giardini decorativi. La specie di Festuca più comune in Europa è la "Glauca", un'erba che non soffre la siccità, sopravvivendo anche su terreni sabbiosi, calcarei, asciutti o esposti a un forte Sole. Ha una crescita piuttosto lenta, ideale per chi non ha molto tempo da dedicare al taglio dell'erba.
Un'altra varietà di sementi che non ha necessità di ricevere frequenti tagli è l'Agrostis stolonifera. Questa tipologia, inoltre, ha un'ottima resistenza al calpestio, grazie al suo manto erboso fitto e denso. Consigliata per chi ama fare attività in giardino.
Ho riassunto il processo di semina in 7 semplici e brevi punti, cercando di essere il più asciutto ed esaustivo possibile.
1) Diserbare il terreno. Cosa significa diserbare il terreno? Liberarlo dalle erbe che lo infestano. Si può procedere al diserbo utilizzando rimedi domestici, come l'aceto di vino bianco o il sale, oppure ricorrendo a prodotti specifici. La soluzione che scegliamo va poi somministrata direttamente alla base delle piante infestanti;
2) Vangare il terreno e poi fresarlo. Rivoltare le zolle di terra con la vanga fino a circa 20 cm di profondità, in seguito fresare il terreno per ottenere una superficie omogenea;
3) Spargere un sottile strato di terriccio per il prato. Il terriccio è una miscela di torbe, sabbia e fibre che funge da substrato per aumentare la qualità del suolo;
4) Seminare. Se possibile, utilizza una seminatrice automatica, altrimenti procedi a mano, badando a distribuire i semi in modo uniforme. Una volta sparsi i semi rulla e compatta il terreno per farli aderire bene al suolo ed evitare che si spostino con vento e pioggia;
5) Concimare con un prodotto ricco di fosforo. Questo fornirà al prato i nutrimenti necessari nella fase di crescita dell'erba, la fase in assoluto più delicata;
6) Annaffiare con parsimonia, ma più volte al giorno, fino al momento della germinazione. È di cruciale importanza mantenere il suolo ben umido per i successivi 10 giorni. Dopo questo periodo, diminuire l'annaffiatura ad una sola volta al giorno per circa 4 settimane;
7) È arrivato il grande giorno: il giorno del primo taglio, una vera e propria emozione per gli amanti del giardinaggio. Il primo taglio va eseguito superficialmente, a circa 1/3 di altezza ed è buona abitudine che preceda un intervento di fertilizzazione a base di azoto.
A volte può capitare che un bel prato debba ospitare sul proprio manto mezzi pesanti, come escavatori o simili, per dei lavori... In queste situazioni, ti consiglio di proteggere il tuo prato con l'uso delle lastre carrabili di Giffi Market.
Buona giornata!