Published : 29/04/2022 16:38:22
Categories : Edilizia
Hai un giardino o un terreno in pendenza che non sfrutti a dovere? Scopri come rivalutarlo e cambiargli volto con i terrazzamenti in legno. In questo articolo passeremo al microscopio il tema dei terrazzamenti e riveleremo i migliori consigli per realizzarli ad opera d’arte.
L’Italia è un Paese per ¾ collinare e montuoso. Chi abitava queste terre prima di noi, con i pochi mezzi a disposizione, ha dovuto ingegnarsi, e non poco, per tirar fuori qualcosa da queste terre poco ospitali. Ma lo ha fatto alla grande.
Basti pensare al caso delle Cinque Terre. Quella che oggi è una zona dichiarata Patrimonio Unesco e invasa da turisti, un tempo era un luogo di miseria spaventosa, in cui l'unica risorsa era il vino prodotto da terra avara che richiedeva durissimo lavoro e sovrumani sacrifici. Tutto il genio e la resilienza del popolo che abitava la costa è espresso in questi terrazzamenti, apparsi circa un migliaio di anni fa. Partendo da dove vanno a schiantarsi le onde, salgono su, lungo il pendio verticale, costruiti a mano con materiali poveri, terra e pietre, delimitando migliaia di piccoli e minuscoli appezzamenti di terra da coltivare.
Ecco, quindi, cosa sono e a cosa servono i terrazzamenti:
I terrazzamenti sono ricavati scavando in piano parti collinari poi delimitate da muri di pietra costruiti a secco e poggiati sulla roccia viva, che sostengono il terreno formando una sorta di scalino/barriera.
Se hai un giardino in pendenza, oppure delle terre in zone collinari, puoi trasformare i tuoi terreni inclinati in zone piane, livellando il terreno, creando, appunto, una serie di terrazzamenti in legno.
Terrazzare un terreno vuol dire quindi spianarlo per creare delle superfici sfruttabili, e successivamente realizzare strutture di sostegno per contenere il terreno ottenuto dallo spianamento, i cosiddetti “muretti”.
I terrazzamenti, a dispetto di quanto si possa pensare, non sono solo agricoli, ma rappresentano un’ottima valorizzazione di un giardino in pendenza. Il nuovo terreno terrazzato può diventare un orto tanto quanto uno splendente prato inglese; può essere dimora di alberi ornamentali o da frutto, come può diventare un luogo di relax, sport e gioco per i bambini, giusto per fare alcuni esempi.
I terrazzamenti in legno, inoltre, offrono anche una serie di vantaggi ambientali, tra cui:
Un rallentamento dell’erosione del terreno dovuta alla pioggia, conservando così la fertilità del sottosuolo;
Un ambiente favorevole alla crescita delle piante. Ciò perché ogni “terrazzo” assicura una buona esposizione alla luce e all’aria.
-Piano di coltivazione pianeggiante sostenuto, a valle, da un muro di contenimento. La regola generale si riassume in: più il terreno è ripido, più stretto sarà il piano di coltivazione e più alto sarà il muro. Viceversa, se il pendio ha un andamento più dolce.
-Muro di contenimento (o di sostegno): è formato dalla struttura fuori terra e dalla fondazione sotto il piano di calpestio, essenziale per la solidità dell’opera. Lo spessore del muro deve essere proporzionato alla spinta che regge, cioè quella del terreno di riporto e del materiale drenante posto tra questo e il muro stesso.
Le fasi di un corretto terrazzamento riassunte in 5 punti chiave:
Eliminare la vegetazione esistente;
Scavare la trincea per la fondazione del muro di sostegno seguendo la quota del terreno;
Realizzare la fondazione, che deve essere più larga del muro stesso;
Procedere costruendo la parte in elevazione del muro;
Riempire lo spazio a monte del muro di contenimenti con materiale drenante e terra di riporto fino ad ottenere un piano di coltivazione livellato.
Per i muri di contenimento dei terrazzamenti puoi scegliere tra diversi materiali e sistemi costruttivi. Tradizionalmente, come nel caso delle Cinque Terre, erano spesso realizzati “a secco”, cioè con blocchi di pietra posati senza malta, secondo una tecnica che è oggi a rischio estinzione. Con i terrazzamenti in legno possiamo ottenere lo stesso risultato, ma con dei vantaggi.
Come appena detto, spesso e volentieri si preferisce realizzare il muro di contenimento in legno. Questo perché i terrazzamenti in legno hanno parecchi punti a favore e, anche da un punto di vista estetico, non sono affatto male.
Si tratta quindi di interventi abbastanza contenuti, in termini di costo, ma anche in termini di realizzazione. Il fai da te potrebbe essere una soluzione ottimale per chi ha una buona manualità.
Il legno più indicato è il castagno, che offre la maggiore durata possibile. I tronchi di castagno vanno poi selezionati il più possibile dritti per garantire alla struttura piena funzionalità, senza dover ricorrere a frequenti interventi di manutenzione.
Creiamo quindi una barriera simile a una staccionata, utilizzando tronchi lunghi da 1,5 a 2 m. L’altezza della staccionata non dovrebbe superare 1 metro e bisognerebbe piantare un picchetto verticale ogni tanto per reggere i pali orizzontali. Il picchetto inoltre dovrà essere caratterizzato da una punta nella parte inferiore, in particolare negli ultimi 10 cm, per conficcarsi con forza nel suolo.
Su molti forum ho letto di come diversi utenti siano soliti “catramare” il legno del muro. Questo, oltre che essere molto dispendioso, è un errore grave in quanto il catrame rallenta l’evaporazione dell’umidità che dal terreno penetra nel legno. Non commetterlo;
La corteccia del legno va sempre eliminata. Se il legno la conservasse, questa verrebbe intaccata dall’umidità e ospiterebbe della muffa che, già dopo solo un anno, farebbe marcire tutto il muro;
I più puntigliosi potrebbero stendere una striscia di telo da pacciamatura (o una tela di juta) dietro il muro per evitare svuotamenti e colate di terra nei primi mesi di assestamento. In effetti, se si becca qualche pioggia forte nelle prime settimane… È un bel problema.
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Buona giornata!